“Un blitz intelligente, opportuno, ma che non deve rappresentare un intervento isolato. Dev’essere invece solo l’intonazione programmatica di una volontà concreta. L’avvio insomma di controlli cadenzati, ragionati, volti a restituire dignità al quartiere popolare Nicolosi, l’area in cui sono nata e nella quale è rimasto il mio cuore, insieme agli affetti familiari. Ieri Polizia, Carabinieri, Finanza e vigili urbani hanno compiuto un blitz verificando l’esistenza di tredici affitti irregolari e di stranieri la cui posizione in Italia deve essere vagliata.

Quello che sta succedendo all’interno di questo quartiere di fondazione, un vissuto corale che stilisticamente evoca il garbo dell’architettura razionalista ma nei fatti è diventato ghetto fatto di affitti illegali, spaccio di droga e furti, è scandaloso.

Quella numerosa comunità di famiglie latinensi figlie dei coloni veneti venuti a bonificare le paludi pontine è dilaniata dai graffi della microcriminalità e dall’incuria: se ai tempi della mia giovinezza era solo un piccolo mondo antico in cui muoversi e vivere in sicurezza, oggi si è trasformato in un piccolo “Bronx” pontino. Il blitz è stato compiuto nella giusta maniera, perché è andato a colpire la radice dei mali del quartiere: se l’area è così “vissuta” da stranieri dediti al malaffare, ciò è dovuto ai contratti di affitto illegali che vengono siglati.

E allora invoco, per la serenità dei residenti, la periodicità dei blitz, un severo controllo degli affitti e magari l’approfondimento di un altro tema legato alle sorti del quartiere. Mi riferisco allo spaccio al minuto di sostanze stupefacenti, effettuato “senza coperture”, anche davanti agli occhi dei bambini, a tutte le ore del giorno. Spero che l’attenzione verso il “Nicolosi” disinneschi quella che potrebbe diventare un’emergenza sociale e restituisca dignità al quartiere in cui vivono tante brave famiglie”.

Marilena Sovrani