ECONOMIA E TERRITORIO
Questa terra ha una vocazione turistica naturale, che deve essere organizzata, rilanciata e gestita secondo standard di alto livello, con concretezza e risultati.
In un periodo così lungo di crisi economica, possiamo e dobbiamo offrire reali opportunità di sviluppo, semplificando la burocrazia, sostenendo la ricerca di finanziamenti e la cultura di impresa. Il domani della nostra provincia si deve fondare su idee chiare, e la pianificazione urbanistica è lo strumento principe per rilanciare la qualità della nostra vita e lo sviluppo del nostro territorio. Questa terra ha una vocazione turistica naturale, che deve essere organizzata, rilanciata e gestita secondo standard di alto livello, con concretezza e risultati.
Sostegno all’economia locale
Dimezzare i tempi della burocrazia, attraverso procedure snelle;
Redigere regolamenti semplici e trasparenti e fornire tempi certi per il rilascio dei permessi;
Rendere efficienti gli Sportelli per le Attività Produttive attraverso il sistema informativo on-line per domande e autorizzazioni, e fare in modo che possano fornire informazioni utili sulle opportunità di sviluppo, sulle forme di contributo e finanziamento nazionali ed europee, a sostegno dell’innovazione e dell’internazionalizzazione;
Reperire fondi strutturali ed europei attraverso uno staff di persone competenti e totalmente dedicate.
Attrarre capitale privato per investire nelle aziende della nostra provincia (Venture Capital, Business Angels, Crowd Funding), promuovendo incontri di formazione e informazione;
Mettere a disposizione il collegamento alla banda larga per facilitare il lavoro di trasferimento dati alle imprese e ai professionisti;
Favorire il rilancio del commercio, con iniziative pubbliche e spazi da poter utilizzare per proporre eventi di intrattenimento e di promozione delle attività tipiche del nostro territorio;
Facilitare l’installazione di tavoli, sedie e gazebi per ristoranti e bar con l’obiettivo di uniformare l’arredo urbano dei centri storici per renderli più belli e vivibili.
Valorizzare il contesto rurale e le aziende agricole come segmento economico fatto di eccellenze, favorendo la produzione e la trasformazione di prodotti di qualità a costi inferiori, l’agricoltura biologica e la vendita diretta per accorciare la filiera e diminuire i costi per i cittadini;
Creare un marchio collettivo che punti a preservare e promuovere la qualità della produzione locale e a sviluppare un maggiore orientamento all’innovazione di processo e di prodotto;
Il comune deve essere una cassa di risonanza per tutte le iniziative che nascono nel nostro territorio, che vedono come protagoniste le nostre imprese eccellenti;
Facilitare il trasferimento delle conoscenze e delle tecnologie dal settore della ricerca a quello dell’industria per favorire lo sviluppo di progetti innovativi, prendendo spunto da esperienze di successo nate nel nostro territorio.
Attraverso il recupero di aree dismesse e spazi inutilizzati, offrire spazi gratuiti per favorire il talento locale, realizzando così dei veri e propri incubatori d’impresa affiancati dalla presenza di centri di ricerca universitaria, dove all’interno poter offrire attività di formazione, sostegno operativo e manageriale, strumenti e luoghi di lavoro ma soprattutto favorendo il contatto tra gli investitori e le idee imprenditoriali stimate ad alto potenziale di ritorno economico, ma non ancora appetibili per il mercato dei capitali;
Il nostro obiettivo, è quello di consentire alle imprese innovative, che sono una significativa realtà emergente nel nostro territorio, di lanciare la propria attività sul mercato in modo efficace e soprattutto in tempi rapidi;
Realizzare spazi attrezzati di co-working destinati a liberi professionisti e start-up, dove condividere competenze, idee e opportunità, abbattendo così i costi fissi di locazione e utenze, e offrendo un rimedio concreto contro la crisi economica;
Urbanistica
Uscire dalla logica dominante che vede l’urbanistica come un’area economica protetta, senza benefici tangibili per la comunità, e sviluppare invece una programmazione ordinata e capace di attrarre nuovi investimenti sia da parte delle imprese locali che da operatori esterni, attraverso progetti cantierabili e misurabili;
Avviare una graduale ma costante trasformazione delle città della nostra provincia, attraverso un piano di sviluppo sostenibile, un percorso nuovo che getti le basi per una evoluzione culturale, in una logica di sviluppo sociale, economico ed ambientale;
È necessario individuare aree edificabili e immobili dismessi per dare una prima risposta al tema dell’Edilizia Residenziale Pubblica (ERP), ed avviare programmi di social housing a beneficio delle classi a basso reddito, delle giovani coppie, degli anziani, dei disabili.
Latina presenta un complesso urbanistico architettonico e museale unico nel suo genere per la sua specificità. Tutto questo può essere definito un “museo diffuso”, ovvero non più solo un edificio da valorizzare ma tutto il contesto in cui esso è collocato.
Regolamentare meglio la zona ZTL e soprattutto le zone adiacenti, al fine di incentivare la permanenza dei cittadini e dei visitatori, attraverso un più razionale sistema di parcheggi e di transito;
I Borghi sono la storia della nostra terra, ed è necessario cambiare radicalmente il punto di vista urbanistico, non solo evitando modelli speculativi, ma rilanciando un’edilizia compatibile con lo stile originario e con la meravigliosa natura circostante, e dotata di tutti i servizi accessori per garantire una vera autonomia di servizi ai residenti;
Da troppo tempo su questo tema si dice tutto e il contrario di tutto, Latina deve riconquistare il suo mare al quale troppo spesso ha promesso grandi interventi senza risultati concreti;
Migliorare la viabilità del lungomare attraverso uno studio razionale, che tenga conto della percorribilità effettiva delle strade e delle esigenze commerciali
Proseguire nella politica di riqualificazione (abbellimento, supporto alle attività commerciali ed estensione della stagionalità) attraverso investimenti comunitari e attrazione di capitali privati;
Avviare il piano anti-erosione;
Turismo
Il turismo rappresenta uno dei comparti dell’economia che offre le maggiori prospettive di sviluppo economico a livello globale, la nostra provincia deve assolutamente dotarsi di un piano di marketing turistico per guidare il rilancio e lo sviluppo del nostro patrimonio;
Connettere efficacemente il mondo delle imprese e del turismo con le opportunità presenti sul territorio e contribuire alla creazione e alla valorizzazione dell’offerta, attraverso canali di comunicazione istituzionali e non;
Proporre itinerari interessanti che guidino i turisti alla scoperta delle tante realtà che caratterizzano il nostro territorio;
Puntare al miglioramento delle politiche di ospitalità, oggi ancora un elemento di debolezza, attraverso una maggiore sensibilizzazione degli operatori, incontri con esperti del settore, corsi di formazione, scambio di buone pratiche ed esperienze con altri operatori nazionali ed esteri;
Interventi per favorire la visibilità dei Borghi, della loro storia, dell’offerta agrituristica e dell’albergo diffuso (ospitalità privata);
Realizzare gemellaggi con città estere, al fine di promuovere proficue relazioni economiche, sociali e culturali;
Riconsiderare il nostro mare come un luogo di destinazione per il “mare invernale”, investendo sull’innovazione del prodotto “Mare di Latina” anche nella sua versione invernale, legandola all’enogastronomia di mare, ai week end di relax, al turismo religioso;
Il “mare d’inverno” di Latina potrebbe proporre, nella bassa stagione, formule di relax e benessere rivolgendosi, soprattutto, alla clientela nord europea, di età non giovanile e con una buona capacità di spesa che potrebbe trascorrere alcuni giorni in una località dal clima mediterraneo, gustando i nostri piatti locali, abbinando esperienze di piacere culturale, gastronomico e mediterraneo a due passi da Roma;
Non ci possiamo permettere di ragionare su un concetto di turismo che si basi solo sull’alta stagione, ne usciremmo perdenti in partenza, a causa della carenza di strutture alberghiere, è utile quindi pensare a dilatare nello spazio e nel tempo la nostra offerta turistica, ovvero realizzare attività ed iniziative tutto l’anno e su tutto il territorio comunale, verso i monti e verso il mare.
Questo significa offrire a tutti delle opportunità di sviluppo sia in termini di diversificazione dell’offerta turistica che in termini occupazionali.
Rendere la nostra città un luogo interessante per le sue caratteristiche peculiari, anche puntando alla destagionalizzazione delle visite.
Diffondere e valorizzare il patrimonio storico e architettonico della Via Appia, delle Città di Fondazione, dei Sentieri della Bonifica, dei Giardini di Ninfa, delle Isole Pontine e della Riviera di Ulisse;
Promuovere le tradizioni popolari del territorio (enogastronomia, percorsi storico-naturalistici nei borghi, artigianato, eco-musei);
Turismo sportivo, con iniziative ed eventi da svolgersi sia in-door che all’aperto in periodi di bassa stagionalità;
Esplorare i segmenti apparentemente minori, quali il turismo religioso (santi e patroni, ricorrenze tradizionali), musicale (manifestazioni), cinematografico (vedi i numerosi set allestiti sul nostro territorio).
I Borghi sono la storia della nostra terra, ed è necessario cambiare radicalmente il punto di vista urbanistico, non solo evitando modelli speculativi, ma rilanciando un’edilizia compatibile con lo stile originario e con la meravigliosa natura circostante, e dotata di tutti i servizi accessori per garantire una vera autonomia di servizi ai residenti;
Da troppo tempo su questo tema si dice tutto e il contrario di tutto, Latina deve riconquistare il suo mare al quale troppo spesso ha promesso grandi interventi senza risultati concreti;
Migliorare la viabilità del lungomare attraverso uno studio razionale, che tenga conto della percorribilità effettiva delle strade e delle esigenze commerciali
Proseguire nella politica di riqualificazione (abbellimento, supporto alle attività commerciali ed estensione della stagionalità) attraverso investimenti comunitari e attrazione di capitali privati;
Avviare il piano anti-erosione;