Canile sanitario chiuso dalla Asl: un progetto per evitare sprechi di denaro

MS visita canile“E’ stata stipulata una (pur necessaria) convenzione che comporterà un esborso economico al Comune per chissà quanto tempo. Sarebbe meno oneroso, per le tasche dei cittadini, risolvere i problemi del canile comunale con un progetto economico e funzionale, già presentato all’amministrazione comunale”. E’ quanto dichiara Marilena Sovrani, candidato sindaco con la lista “Latina Popolare”, alla luce della recentissima chiusura dell’area sanitaria del canile comunale da parte della Asl.

“Due settimane fa il canile sanitario (piccola ma importante parte del complesso comunale di via delle Congiunte) è stato chiuso dalla Asl perché non a norma – ha spiegato Sovrani –  mentre resta attiva l’altra parte, quella corrispondente al cosiddetto “rifugio”, che ospita 750 animali”.  Il canile di via delle Congiunte, a borgo Carso, consta infatti di due “sezioni”, quella sanitaria e quella destinata ad ospitare i randagi. Quando un cane viene accolto, deve essere sottoposto, all’interno dell’area “sanitaria” a trattamenti obbligatori (microchip, vaccinazione, sterilizzazione) prima di poter essere inserito nella struttura-rifugio insieme agli altri randagi.

La Asl di Latina ha chiuso il settore sanitario giudicandolo non a norma e carente di una seconda sala operatoria, prevista per legge. “Non potendo disporre del canile sanitario, l’amministrazione comunale di Latina ha firmato una convenzione con un canile privato affinché provveda ad occuparsi dal punto di vista sanitario dei randagi e poi li invii nella struttura comunale gestita dall’”Associazione amici del cane” – ha sottolineato il candidato sindaco –  per un importo di diecimila euro. Tre euro giornalieri per ogni cane, 15 euro per il singolo trasporto, contro gli 85 centesimi erogati al canile comunale.

Considerato che mensilmente vengono accolti dai 30 ai quaranta cani, quei diecimila euro finiranno presto. Col risultato che il Comune dovrà in tutta fretta procedere a nuove convenzioni – e chissà per quanto tempo – spendendo soldi che potrebbe evitare di tirar fuori”. “L’associazione che gestisce il canile comunale infatti ha proposto al Comune una soluzione economica – spiega Sovrani – legata alla richiesta in comodato d’uso di una piattaforma di 200 metri quadrati collocata nell’area dello stesso ex mattatoio in cui realizzare, con ventimila euro, il canile sanitario a norma di legge. A tutt’oggi non sembrano aver avuto risposte”. “Io intendo in ogni caso rilanciare per il futuro il progetto di una cittadella per gli animali – conclude Sovrani – attraverso la riqualificazione dell’area dell’ex Mattatoio. Una cittadella che abbia una capacità di ricovero infinitamente più ampia dell’attuale, che ospiti un Pronto Soccorso e più sale operatorie”.

Marilena Sovrani

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