Trasferimenti e presunti mobbing: motivare il personale.
“Nelle mie intenzioni programmatiche c’è lo snellimento ed il rilancio della macchina amministrativa, oltre cinquecento dipendenti ed una azienda vera e propria che lavorano al servizio della cittadinanza, dietro i vetri del palazzo comunale (o in altre sedi, perché la struttura è quella che è), più volte veri e propri bersagli da parte dei cittadini stanchi o delusi a causa di servizi inefficienti.
Al di là dei casi specifici, che meritano altro tipo di considerazione, credo che questo piccolo “esercito” sia stato vittima della politica in maniera piuttosto pesante negli ultimi venti anni. Le frequenti scosse che hanno modificato l’assetto politico che impera sui Servizi, hanno determinato trasferimenti acrobatici, presunte (e gravi) forme di mobbing e prese di posizione che non avrebbero avuto niente a che fare con l’operato del dipendente ma con amicizie o vicinanze a forze politiche invise a quelle vincenti del momento.
Di fatto, il personale ha dovuto portare avanti con fatica un lavoro sempre più difficile da gestire (il Comune da anni ha le casse vuote, sebbene abbia trovato sempre i soldi per dare vita a qualche progetto irrealistico), dovendo giustificare ai cittadini i disservizi che dipendevano da scelte politiche. Io penso che il Comune di domani debba innanzitutto provvedere all’aumento di personale (si badi bene, con concorsi pubblici ma che siano resi pubblici davvero ed in modo adeguato affinché tutta la cittadinanza ne venga a conoscenza), debba dotare quello presente di mezzi e strumenti in grado di rendere facili quelle operazioni che al momento sembra difficilissimo compiere. Quello che non è stato compreso dalla Politica è che il Comune è una impresa e che i dipendenti non vanno mutilati delle loro potenzialità ma stimolati a produrre. Quello che non è successo insomma”.
Marilena Sovrani
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